Se esiste una città che più d’altre ha rappresentato il Rock, ne è stata crocevia e punto di origine, ne ha plasmato le fattezze o inaugurato stilistiche, questa è di certo Londra!
Quante volte alla domanda circa la provenienza di questo o quel gruppo vi è stato risposto: <<Londra!>>? E quante volte avete ascoltato una canzone che parlasse appunto di <londra? Da London Bye Ta-Ta di Bowie a London Town Paul McCartney, da Panic degli Smiths a London Calling dei Clash e molte, moltissime altre.
La Gran Bretagna è stata sin dall’ottocento nazione economicamente importante e sviluppatissima, lo era ancora negli anni 50-60 del secolo successivo; la sua capitale ne era il centro economico e culturale, era all’avanguardia nel campo dell’arte, vantava un mix di culture con un elevatissimo grado di integrazione, era, per chiunque volesse fare “vita d’artista”, meta ambita e sin dagli anni ’50, qui musicisti di grande creatività avevano saputo mescolare suoni e tendenze musicali diverse.
Nel 1958 si inaugurava il mitico Marquee Club, locale che offriva concerti jazz, blues, rock’n roll e skiffle, cuore pulsante dalla musica londinese del periodo e che, nei due decenni successivi, ospitò tutte le maggiori band della storia della musica: i Pink Floyd, si esibivano nei loro numeri psichedelici ogni domenica pomeriggio, i LondinesiThe Who, al tempo chiamati The Detours, proponevano R&B ed un istrionico ragazzo di Brixton, David Bowie, lanciava la sua Glam music; in questo periodo, tra gli altri, suonarono al Marquee ,Led Zeppelin, Soft Machine, Rolling Stones, Jethro Tull, Dire Straits, Jimi Hendrix, Queen e Yes.
Tra i tanti gruppi che nascevano a Londra negli anni settanta, non si possono non citare i Queen di Freddy Mercury, la cui casa sita in Logan Place rimane tutt’ora uno dei luoghi più visitati della capitale, dopo le “zebra crossing” diAbbey Road dove fu scattata la celeberrima foto dell’omonimo album dei “Fab Four” e la maestosa centrale elettrica di Battersea, immortalata sulla copertina di “Animals”, dei Pink Floyd.
Nello stesso periodo nasceva il programma televisivo Top of the Pops, che proponeva una
classifica degli album di maggior successo, con tanto di ospiti in studio.
Nel frattempo il già citato Marquee Club infatti continuava a sfornare nuove tendenze, cominciava a far capolino con tutta la sua tipica irruenza il punk-rock, dei Sex Pistols e dei The Clash, due tra i più influenti protagonista dell’ondata punk inglese; entrambe le band furono foriere di una nuova era, segnata dalla estrema politicizzazione dei testi, ricordiamo God Save the Queen e lo scandalo che produsse per i chiari riferimenti alla corona inglese.
Negli anni ottanta partiva la seconda “British Invasion”, il panorama della musica inglese portava alla ribalta nomi come Dire Straits, The Cure, Depeche Mode, The Police, questa era anche l’epoca della New Wave. Come era oramai solito da decenni pub e club della capitale ospitavano band che sarebbero poi diventate celebri in tutto il mondo, i club di Londra si assicuravano il proprio nome nel firmamento musicale accanto a quello delle band famose. Al Marquee facevano oramai concorrenza templi della musica il 100 Club (Oxford Street) o il Les Cousin di Soho.
La musica è fortemente radicata al suolo di Londra, è parte della trama della città, ne costituisce, per così dire, il tessuto urbano a tal punto che quasi tutti i quartieri della capitale traboccano di musica e luoghi ad essa collegati, ne è un esempio Denmark Street, detta, non a caso, la via della musica; Heddon Street e Berwick Street, due strade che troviamo nelle copertine rispettivamente, di Ziggy Stardust del mitico Bowie e (What’s the story?) Morning Glory degli Oasis. Ricordiamo infine le residenze di musicisti leggendari come Jimmy Page, conosciuta con il nome di “The Tower House” al 29 di Melbury Road e Jimi Hendrix al 25 di Brook Street.
Ancora oggi Londra non smette di stupire e di tirar fuori dal suo cappello magico nuove stelle del firmamento musicale inglese, dai Coldplay ai The Libertines passando per Amy Whinehouse e Dizzie Rascal, non ci resta altro, dunque che seguire questa splendida città per vedere la nascita di nuove stelle del Rock.