ACDC Tribute Night - Special Guest Tony Currenti
22.00 : Open
22.30 : Black Ice – AC/DC Tribute Band
23.00 : Special Guest Tony Currenti (1st ACDC Drummer )
00.30 Meet&Greet with Special Guest
Ticket : 5 Euro (1 BIRRA omaggio)
Biografia Tony Currenti :
Il suo cognome è stato più volte mal riportato come “Kerrante”, nel corso degli ultimi decenni, su biografie e siti web dedicati alla band: Tonino (Tony) Currenti, è l’unico italiano ad aver suonato in due album degli AC/DC.
Tony fu uno dei tanti emigranti che negli anni 60 – precisamente nel 1967 – si trasferirono nel nuovo continente in cerca di fortuna. Originario di Fiumefreddo di Sicilia, un piccolo paesino con poco meno di 10.000 abitanti in provincia di Catania, si divertiva sin da piccolo a “picchiare” sulle sedie di casa. Fu solo una volta arrivato in Australia, all’età di 16 anni, che si sedette dietro a un vero set di percussioni, trasferendo ciò che aveva imparato sui diversi oggetti e rivelandosi migliore del batterista della band che sentì provare all’interno di una chiesa, pochi giorni dopo essere arrivato sul territorio che gli avrebbe dato casa per i 40 anni seguenti. Si aggiunse in seguito a un gruppo musicale chiamato prima “Inheritance” e successivamente “Grapevine” e poi “Jackie Christian & Flight” (un nome decisamente più australiano per l’epoca). Composto da immigrati greci ed italiani, non ebbe successo a causa dei pregiudizi filo-razzisti presenti in Australia nel 1974. Tutto fu spinto nell’indifferenza generale verso la band dopo poco tempo. Ad ogni modo, fu proprio grazie a loro che riuscì ad incontrare Bon Scott, durante il suo periodo con i Fraternity, condividendo la residenza delle band in un night club a Sydney.
Mark Evans (ex-bassista AC/DC) e Tony Currenti con una copia del libro “The Youngs”
Il contatto con il mondo degli AC/DC avvenne poco dopo, quando fu chiamato direttamente da Harry Vanda e George Young per sostituire Peter Clack, il batterista dell’epoca, per registrare le parti di batteria nell’imminente album d’esordio “High Voltage” (alcuni pezzi appariranno anche su “74 Jailbreak”). Currenti ha registrato ogni traccia sull’album a parte “Baby please don’t go”.
Il suo compenso era di 35 dollari all’ora. Soldi che suo padre, all’epoca, faceva in una settimana. Successivamente alle registrazioni gli fu chiesto di entrare nella band. Si presentò però un problema, che costrinse Tony a rifiutare la preziosa offerta: il servizio militare obbligatorio. Già, perchè era oramai nei piani che la band dovesse intraprendere un viaggio nel Regno Unito nel breve termine, mentre il potenziale futuro batterista avrebbe dovuto per forza fermarsi a Roma durante il viaggio e sottostare al reclutamento forzato, avendo ancora il passaporto italiano. Altro motivo tenuto nascosto, la fedeltà ai “Jackie Christian & Flight”, che però si sciolsero all’inizio del 1975.
Currenti ebbe comunque l’opportunità di battere ancora il ritmo per gli AC/DC. Sempre all’inizio del 1975, al Chequers Club di Sydney: Phil Rudd lo fece sedere dietro al suo kit di batteria per suonare qualche canzone. Anche durante la permanenza nei suoi nuovi “The 69ers” gli fu chiesto di sostituirlo per due settimane, dato che si era rotto una mano durante una lite. Dovette rifiutare nuovamente a causa di impegni già presi con la propria band di Cranberra. Il lavoro andò a Colin Burgess.
Successicamente suonò per Stevie Wright (The Easybeats) sull’album ‘The Black Eyed Bruiser’. Quindi per John Paul Young (Yesterdays Heroes e I Hate The Music), Ray Burgess ‘Love Fever’ (con la band Flight) e la hit australiana di Stevie Wrights “Evie Part 3”.
BLACK ICE – AC/DC TRIBUTE
I Black Ice sono una band tributo alla leggendaria band australiana AC/DC, nati nel 2015 da un idea di Paolo Di Natale e Giuseppe Mirabella (rispettivamente bassista e batterista) che oltre ad essere fan e grandi estimatori della band hanno parecchi anni di musica alle spalle.
Il progetto nasce dall’idea di riprodurre fedelmente il suono potente degli AC/DC in ogni sua sfaccettatura, senza pero’ dover necessariamente sottostare a costumi di scena che spessissimo (a parer nostro) si rivelano come delle vere e proprie caricature.
Si aggiungono alla formazione Enzo La Torre e Cristiano D’Amico a ricoprire i ruoli di chitarristi, e , grazie alla loro grande preparazione e tecnica musicale il progetto prende il via molto rapidamente.
In una prima fase pero’ i Black Ice sono piu’ una cover band che un vero e prorpio tributo, questo perche’ inizialmente si era scelto di prendere una voce femminile; ben presto pero’ viene sostituita da colui che oggi è il frontman della band: Silvio Coglitore.
Entrati in contatto con lui il progetto decolla secondo quelle che erano le intenzioni iniziali; avendo adesso una voce praticamente quasi identica a quella di Bon Scott il progetto assume una vera e propria struttura da tributo.
La band ha avuto modo di esibirsi i numerosissimi locali della Sicilia orientale oltre ad aver chiuso il festival della birra 2016 a Gravina di Catania, ed ha da subito ottenuto numerosi consensi di pubblico.
Line-Up:
Silvio Coglitore : Voce
Enzo La Torre : Chitarra / Voce
Cristiano D’Amico : Chitarra
Paolo Di Natale : Basso / Voce
Giuseppe Mirabella : Batteria
Powered By :
➼ Ceres Official Event