I Muse, band d’ispirazione alternative rock con uno stile variegato, frutto di contaminazioni elettroniche, metal, progressive e rock, nascono a Teignmouth nel lontano 1992.
Da allora la loro scalata ai vertici delle classifiche è stata inarrestabile e la loro carriera musicale vanta diversi riconoscimenti tra cui Grammy Awards, American Music Awards, MTV Europe Music Awards. Se indiscussa è la loro bravura ad oltranza, vengono riconosciuti e acclamati anche perchè molti dei loro brani hanno fatto da colonna sonora a diversi film, tra cui ricordiamo “Starlight” in Crazy, Stupid Love e “Neutron Collision” in The Twilight Saga:Eclipse. Non a caso tutti film sentimentali in cui l’amore primeggia uscendone vittorioso e rivelando le sue molteplici sfaccettature.
Ma andiamo a vedere più da vicino com’è concepito questo dolce sentimento dalla band capitanata da Matthew Bellamy. L’amore ci appare in “Neutron Star Collision”,” Starlight” e “Endlessly” come qualcosa di duraturo e di eterno sino e oltre la morte e, se volete, sembra incarnare e risaltare perfettamente l’amor cortese del dolce stil novo, corrente letteraria in cui l’amore romantico e la donna amata appaiono una luce tra le stelle, un perfetto simposio in cui solo i due amanti fanno da commensali, quell’amore descritto nei romanzi e tratteggiato nei film che può tutto e resiste al tempo e alla distanza.
Ma poi ti accorgi che non sempre va così, che l’amore reale ha ben poco di romanzesco e che il bel volto. sempre sereno e felice, che sprizza gioia da tutti i pori, spesso non corrisponde alla realtà perché la verità è che non esiste un amore ideale o un’idea universale dell’amore. E così può assumere le sembianze di una farsa, un incantesimo fugace, un gioco da cui non vuoi tirarti fuori perché per quanto pericoloso e, alle volte, dalla durata effimera sai essere stupendo e mai e poi mai smetteresti (Time is running out).
Il più delle volte fa da culla di protezione, redenzione dell’animo troppo legato alle superstizioni e ai falsi miti presentandosi come scudo di salvezza (Save me). E’ anche sentiero di rinascita e una bussola per orientarsi, come in “Follow me”. In “Supermassive black hole” diventa uno strumento per sciogliere i ghiacci del cuore e ridare fuoco all’anima. Diventa, invece, un modo per placare ansie e paure, fungendo da acchiappasogni per allontanare demoni che come tiranni imprigionano il cuore in “Undisclosed desires”. Qui l’ amore viene visto come toccasana per rimarginare cicatrici del passato, balsamo per reinventare una nuova lei, una nuova donna il cui splendore e la cui bellezza non siano solo una maschera ma finalmente un sollievo, un sospiro di libertà e fonte di riscatto.
Talvolta l’amore può assumere il volto di un fraintendimento, frutto di un ricordo lontano e ormai svanito che rischia di farci cadere in errore e di prendere solo un abbaglio (Falling Away) ma comunque sempre involontario e superiore alle nostre capacità e possibilità (Uninted).
E se l’amore fosse anche ossessione, follia destinata a logorarti dall’interno?
Un pensiero fisso cui non puoi distogliere l’attenzione, una visione dai cui non vuoi staccare gli occhi?
L’amore di “Madness” in cui il ricordo indelebile di quel dolce peccato tra momenti altalenanti, misti a gioie ed insane pazzie, si confonde con la realtà e con l’inquietudine dettata dalla solitudine e dalla mancanza, inducendo il cuore ad interrogarsi sulla possibilità di tornare indietro e far rivivere quel sentimento; domanda ricorrente posta da un cuore in tumulto che rimane li, in attesa di risposta, ad alleggiare nell’anima e nel tempo in procinto di riprendere forma e di risvegliarsi perché, in fondo sai che, per quanto puoi cercare di dimenticare e allontanare il pensiero di lei, questa ti verrà a cercare perché ha bisogno di te, di credere in te e in quella luce che solo l’amore sa irradiare.
Allora il sogno, destinato a svanire troppo presto, riuscirà a salvarsi e a persistere, testardo come solo l’amore sa esserlo.