Ci sono voluti ventitré anni per rivedere insieme sullo stesso palco Axle Slash; a coronare un sogno che fino a qualche mese fa sembrava proibito, ci ha pensato il palco del Troubadour di Los Angeles. Dopo anni e anni di speranze frantumate su possibili riavvicinamenti, dopo l’occasione persa di rivederli tutti insieme la sera del 13 aprile del 2012 quando si festeggiava l’ingresso della band nella Rock and Roll Hall Fame. Dopo il susseguirsi dei vari rumours dell’ultimo decennio, la certezza è arrivata.
Ma di certo nel mondo Guns non c’è nulla, specialmente quando di mezzo c’è Axl Rose. Questa volta è successo davvero. Rivedere Axl e Slash insieme dopo cosi tanto tempo fa un certo effetto, soprattutto quando negli anni passati i due si sono dichiarati guerra a distanza; “Per favore non chiedetemi più nulla sui Gunsn’Roses, non ne faccio più parte”, “Non credo che sarà mai possibile ricostruire il rapporto tra me e Axl”; queste erano le risposte secche di Slash. Meglio non è andata con l’atteggiamento schizzinoso di Axl, “Non lo capisco, è ovunque e collabora con chiunque, ha perso la sua vena artistica”, “I Velvet Revolver, chi?”; fino ad arrivare alla famosa dichiarazione “Slash per me è un cancro da estirpare e meno si sente parlare di lui e dei suoi fan meglio è”. Frasi e gesti ancora impressi nella recente memoria, di chi come me, ha seguito l’evoluzione dei fatti. Gli stessi fatti, che spesso sono stati interpretati in modo strumentale da parte di alcuni addetti ai lavori, con il solo scopo, di distruggere l’immagine di una band amata e odiata fin dal suo debutto.Ma si sa, i critici a volte giudicano per frustrazione, per invidia o perché spesso hanno fallito nel loro intento di diventare musicisti rock, come diceva Frank Zappa.
Qui non si tratta di stare da una parte o dall’altra, piuttosto prendere le distanze da tutto quello che abbiamo letto in questi anni su di loro.
Due personalità che fin dall’inizio dimostrano di essere diverse ma al contempo in grado di completarsi musicalmente e vivere in simbiosi. Nei primi periodi i due sembravano avere un rapporto quasi viscerale. Condividevano il lavoro (per racimolare qualche soldo per un po’ hanno fatto da tester alla Marlboro), droghe, feste a base di sesso, seminterrati, donne e divani. Divertente è l’aneddoto raccontato dallo stesso Slash. “Quando abitavo ancoracon mia madre per un breve periodo ospitai Axl a casa mia; una mattina uscii per andare a lavoro e lui rimase a casa, si alzò tardi e poi si addormentò di nuovo sul divano di mia nonna; quando tornai mia madre mi chiese delle spiegazioni: “Quel ragazzo ha preso il posto della nonna, che non sa più dove sedersi”. Decisi di affrontare la questione mentre andavamo alle prove, in auto. Gli dissi, molto gentilmente, che era stato maleducato. Axl reagì molto male; infatti, saltò giù dall’auto in corsa”. Da quel momento in poi, come ha riferito più volte Slash, ad Axl fu riservato un trattamento particolare, diciamo con i guanti.
Ma per Slash, non era più solo una questione di tollerare il carattere di Axl. I Guns più diventavano grandi più crescevano i problemi. Le manie di protagonismo ed egocentrismo di Rose iniziarono a prendere piede durante la registrazione degli Use Your Illusion I e II. Di rado ormai si presentava al soundcheck della band, sabotava i concerti senza alcun motivo e incitava la violenza del pubblico (epico ma al contempo triste fu l’episodio di St.Luis). Era chiaro: la band si stava sfaldando.
Nemmeno dopo dieci anni da Appetite for Destruction il sogno finisce.Nel 1996 Slash lascia la band.
Nell’agosto del 2002, sette anni dopo dallo scioglimento della band più pericolosa del mondo, Axl Rose, che nel frattempo ha condotto una vita da recluso, si presenta agli MTV Music Awards con i Guns n’Roses, il nome della band è noto ma i volti no. Molti pensano che sia stato quasi un sacrilegio farlo in quel modo, ma lui se ne frega. I guns reclutati da Axl non hanno niente in comune con i delinquenti del rock che negli anni ’80 avevano mandato in estasi i fan. Slash dal canto suo vuole mettersi alle spalle Axl e il suo passato da gunners, ci prova prima con gli Slash’sSnakepit e poi con i Velvet Revolver. Nel 2008 dopo quasi dieci anni alla ricerca della perfezione, Axl fa uscire il nuovo album dei Guns n’Roses“ChineseDemocracy”. Il disco è ben rifinito, sperimentale, tendente verso su un rock più moderno a tratti elettronico; tacitamente sancisce il divario musicale tra Axl e Slash. Ma l’album sembra non aver riscosso il parere positivo dei fans, che forse non erano pronti a questi nuovi Guns n’Roses, troppo nostalgici nei riguardi della vecchia formazione. Slash nel frattempo, dopo aver chiuso il capitolo Velvet Revolver, ne apre uno da solista che gli porterà più fortuna. Dal 2010 al 2014 Slash fa uscire tre album, gli ultimi due con la collaborazione di Myles Kennedy. E’ un momento d’oro per il chitarrista, sembra esser tornato in forma e più maturo tecnicamente, non ha nessun motivo di rimpiangere il passato, di cui va comunque fiero. I premi ricevuti, la critica e i colleghi di lavoro, lo consacrano come l’ultimo guitarhero. Il suo modo di suonare quel rock n’roll ruvido ed’istinto è ancora in grado di accarezzare il cuore dei fans, a suon di riff e assoli, dimostrando che può ancora fare innamorare i vecchi e i nuovi fans dei Guns n’Roses. Lo stesso non si può dire di Axl, che negli ultimi anni ha immagazzinato esibizioni, di grande presenza scenica, ma non all’altezza del nome Gunsn’Roses. Forse lui stesso si è accorto che alla sinistra del suo palco, c’era un vuoto incolmabile. Forse è per questo motivocheAxl ha deciso di far pace con Slash, mettendo per una volta da partel’orgoglio e il suo carattere difficile.
Rivedere Axl e Slash intonare e suonare insieme quelle canzoni che hanno segnato un’epoca, è un’iniezione di adrenalina che scorre lungo le vene. Da quel che si è potuto vedere dal concerto del Troubadourdell’1 aprile scorso e la doppia esibizione di Las Vegas, sembra quasi che gli anni trascorsi separatamente siano solo un lontano ricordo. Si intuisce dai loro volti; si guardano come se fosse la prima volta tra loro, si sorridono a vicenda, si cercano l’un l’altro.Slash sembra eseguire con una magistrale perfezione tutto il repertorio, interpretando a modo suo pezzi come Better e ChineseDemocracy.A tratti, in cuffia,è pure possibile percepire come gli impulsi elettrici del suodefibrillatore siano sintonizzati con il riff di Coma; mentre gli occhi di Axl vanno sulla chitarra e sulle gesta del guitarhero, facendo registrare dei picchi nell’elettrocardiogramma dei fans.Chi aveva dei dubbi sull’attuale abilità vocale del leader dei Guns n’Roses si deve ricredere; l’urlo primordiale di Axl si sente ancora forte e chiaro.
Axl e Slash sono come Robert Plant e Jimmy Page, Mick Jagger e Keith Richards, l’ultima generazione di un rock n’roll sporco, vissuto, delinquente, forse fin troppo nel loro caso, andando addirittura oltre gli eccessi dei loro stessi idoli. Hanno guidato l’azione rivoluzionaria degli anni ’80, spazzando via la finzione dei gruppi glam metal dell’epoca, composti per lo più da tizi pieni di trucco, laccati, con pantaloni elastici e permanente sempre fresca, facendo resuscitare, di fatto, gli eccessi del rock n’roll. Sono stati i protagonisti della più fulminea parabola ascensionale della storia del rock, a dimostrarlo il loro Appetite For Destructionche è stato e rimane il più venduto album d’esordio di sempre. La loro musica sovversiva ha ribaltato qualsiasi ordine precostituito dall’industria discografica.Quale era dei Guns n’Roses sta per aprirsi non si sa ancora, dato che al momento i due non hanno rilasciato alcune dichiarazione a tal proposito.
Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andremo? Chi se ne frega. Gli ultimi eroi del rock n’rollsono tornati.