Mentre si discute delle più disparate argomentazioni, questa volta come un’altra, qualcuno apre la porta.

La situazione è diversa, pacata e piacevole. Un crescendo di voci, trolley che scandiscono il fluire del tempo e poi STOP.

Prendi coscienza che qualcosa è cambiato, annusi l’aria e senti che profuma di nuovo, scorgi i volti e riconosci subito la Star.  Sull’uscio si ferma un signore, di mezza età, ma i cui occhi svelano una giovinezza nascosta dalla calvizie, con un sorriso affabile da ragazzino; è di nero vestito e col trolley alla sua destra.

SIGNORE & SIGNORI CHRIS SLADE!!!!

Paradossalmente i convenevoli durano poco perché la curiosità di sentirlo parlare ti assale, e noi oggi abbiamo anche l’opportunità di scambiare quattro chiacchiere con lui.

Passa poco, veramente poco. Gli ultimi accorgimenti all’arma di una  vita, l‘ innesto di quei piatti che hanno sempre servito CAPOLAVORI  e poi si parte. Il sound check dura un attimo, accorda, batte, riprova e fa il segno dell’OK. Prova due brani con la band: le bacchette prendono il posto delle lancette dell’orologio,il modo in cui tiene il tempo ti colpisce come un pugno allo stomaco. Come sempre abbiamo fatto tardissimo e corriamo a cena in macchina con Mr. Slade, troviamo anche il tempo per regalargli un puntatore Laser che i suoi occhi desiderosi strappano dalle mani del solito venditore di ninnoli e stranezze che ci accompagna nella speranza di venderci qualcosa.

Il tempo anche questa volta è tiranno e terminata  la poco luculliana cena si parte per lo start. Adrenalina che dal cervello in millisecondi scende alle articolazioni di polsi e gomiti e lo spettacolo è SERVITO.

SIGNORE & SIGNORI CHRIS SLADE!!!!

Signore e Signori la nostra intervista…

Mr Slade, le hai avuto una carriera più che onorata ed ha suonato con i giganti della musica, dagli AC/DC alla Manfred Mann’s Earth Band, passando per gli Uriah Heep e collaborazioni con J.Page e David Gilmour. Ha al momento qualche progetto musicale e quale? 

 

Si, certo, una band chiamata “Chris Slade Timeline”, siamo anche presenti su Facebook, e proponiamo molti dei pezzi nei quali ho preso parte negli ultimi 30 anni. Sono pezzi degli Uriah Heep, Manfred Mann’s, molti degli AC/DC e altri buoni pezzi, persino una canzone di Tom Jones!

 

Lei diventa membro ufficiale degli AC/DC dopo alcuni mesi come session-man nel 1989, partecipa alle registrazioni dell’album The Razor’s Edge (1990), dell’album Live (1991) registrato anche durante il famigerato Festival Monsters of Rock di Donington Castle, ha in somma una esperienza tale da poterci dire se esiste e qual è il fan AC/DC per eccellenza.

 

Non credo ne esita un “tipo”. Quando ero nella band vi erano principalmente tipi in giacca di pelle e jeans, ma adesso il pubblico si è molto allargato. Spesso la metà è composto da donne, tutto è molto cambiato e trovi davvero di tutto: trovi nonni che portano i loro nipoti al concerto ad esempio,  credo vi sia uno spettro abbastanza ampio. Io specialmente, quello degli AC/DC fu il primo concerto che vidi e portai con me mio figlio.

 

Come vede il panorama musicale di oggi anche rispetto a quello del passato?

 

Tra gli anni ’60 e ’70 vi erano stili nuovi e la gente stava provando ogni sorta di cosa. Oggi il panorama musicale è diventato forse più angusto, soprattutto per ciò che concerne il “business”, ma ci sono ancora persone che sperimentano e provano cose nuove ed innovative,  questa è una cosa davvero buona (per la musica).

 

Lei avrà di sicuro girato il mondo per suonare, si sarà esibito in chissà quanti concerti e magari le sarà accaduto qualcosa di curioso, potrebbe raccontarci un aneddoto?

 

In realtà non mi è capitato mai nulla. Ma quando suonavo a Mosca vi erano milioni di persone in un solo concerto, e quando ci sono milioni di persone tutti assieme, ci saranno nascite, morti  e matrimoni. Accaddero tutt’e tre a Mosca: persone morirono, nacquero e si sposarono…un ampio spaccato di vita, sai? anche se quando sei concentrato sul palco si tende a non vedere le singole cose tra il pubblico. Un’ altra volta suonavamo in Nuova Zelanda con gli AC/DC e la pioggia cadeva forte e orizzontalmente ci colpiva, era davvero una tempesta ma suonammo l’intero set di due ore e mezza sotto il potente scroscio della pioggia e del vento senza mai fermarci.

 

Questa è la seconda volta che si esibisce a Catania sul nostro palco, qual è stata la sua impressione?

 

E’ un onore aver suonato con questa gente, sono così lieto di poter ancora suonare oggi. Sono abbastanza in forma e sto ancora abbastanza  bene da poter colpire con forza la batteria che è stata la passione di tutta la mia vita e lo sarà, spero per altri dieci anni… o anche 50 eh (ride)!

 

Quale emozione la cattura in quel fatidico secondo nel quale passa dal retro al palco e scorge la folla che in trepidante attesa aspetta la sua esibizione?

E’ il momento in cui l’adrenalina inizia a camminare e tu vai con la marcia più veloce proprio come un automobile, capisci? E questo ti sostiene!.. E non ti importa quanto lungo sarà lo spettacolo, l’adrenalina continua a pompare  e questo è ciò che ti serve per ottenere un grande spettacolo. Questo è l’obiettivo, qui è il punto, di stare sul palco, starci eccitato e eccitare il pubblico; e se ho raggiunto questo scopo, allora vuol dire che ho fatto la cosa giusta, proprio come la scorsa notte.

 

Infine Mr. Slade, sarebbe così gentile da suggerirci 6 brani che possiamo consigliare ai nostri lettori?

 

Oh, certamente! anche se è una domanda un po’ scomoda, dunque:

Thunderstruck – AC/DC, è una,

Shoot to the thrill – AC/DC,

July Morning – Uriah Heep che abbiamo ri-registrato con la Timeline ed è venuta molto bene,

Sin City – AC/DC,

Davy’s on the road again – Manfred Mann’s Earth Band, che è anche molto bella…siamo a 5 vero?

Highway to hell – AC/DC che di certo non poteva mancare.

 

 

Ringraziamo Chris Slade per la simpatia e la cordialità messa a nostra disposizione e per averci concesso questa intervista.

 

Un ringraziamento particolare va a Rossella Lui e Isabella Caruso, senza le quali non leggereste questa intervista.

Alla prossima Blowers!

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